Un viaggio tra profumi antichi e sapori contemporanei, con il meraviglioso zafferano.
Tra tutte le meraviglie che il nostro Paese offre, poche racchiudono storia, fatica e poesia come lo zafferano. Non esiste spezia più preziosa: ogni grammo nasce da 200 fiori, raccolti uno ad uno all’alba, quando i petali del Crocus Sativus ancora non si sono schiusi. In questa delicatezza risiede tutta la sua magia. L’Italia vanta alcune tra le produzioni più pure e pregiate al mondo, frutto di tradizioni secolari e metodi di lavorazione naturali.
Origini e territori dello zafferano italiano
Il fiore dello zafferano cresce in diverse aree della penisola, ma tre regioni lo hanno reso celebre: Abruzzo, Toscana e Sardegna. A Navelli, in provincia dell’Aquila, i campi si tingono ogni ottobre di lilla intenso. A San Gimignano, in Toscana, lo zafferano scrive la sua storia fin dal Medioevo. In Sardegna, invece, arriva con i Fenici e mantiene ancora oggi un’identità unica: qui, prima dell’essiccazione, gli stimmi si ungono leggermente con olio extravergine d’oliva, esaltando il profumo in modo inconfondibile.
Come riconoscere uno zafferano di qualità
Il colore deve brillare di un rosso vivo. Se tende al giallo o appare opaco, meglio diffidare. Il profumo ricorda il fieno appena tagliato, con una nota calda e leggermente pungente. Per conservare al meglio il suo aroma, basta riporlo in un vasetto di vetro, al buio e lontano dall’umidità. Così manterrà intatte le sue proprietà anche per anni.
Zafferano in cucina: piccoli gesti, grande gusto
Ne serve pochissimo, ma fa la differenza. Prima di usarlo, bisogna mettere gli stimmi in ammollo in acqua calda (mai bollente) per almeno 30 minuti. Questo passaggio libera i composti aromatici e il colore, permettendo alla spezia di esprimersi al meglio.

Ricetta: Risotto allo zafferano
Ingredienti (per 4 persone)
320 g di riso Carnaroli
1 bustina o 12 stimmi di zafferano italiano
1 litro di brodo vegetale
1 cipolla piccola tritata
40 g di burro
40 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Sale q.b.
Preparazione
Metti in ammollo gli stimmi in mezzo bicchiere di acqua calda.
In una casseruola, fai soffriggere la cipolla con metà del burro.
Aggiungi il riso, tostalo per 2 minuti, poi sfuma con il vino bianco.
Versa il brodo caldo, poco per volta, mescolando spesso.
A metà cottura, unisci l’infuso di zafferano con i suoi stimmi.
Quando il riso risulta al dente, spegni il fuoco e manteca con il burro rimasto e il Parmigiano.
Lascia riposare un minuto e servi caldo, con un filo d’olio evo a crudo se vuoi esaltarne l’aroma.
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eccone una: Besciamella vegana allo zafferano clicca QUI video ricetta su i miei social